Adoro la mia MICROCAR!
Adoro la mia MICROCAR!

Adoro la mia MICROCAR!

LA MICROCAR

La microcar, anche conosciuta come mini car, è un esempio base di Marketing. In Italia c’è un gap di mercato per il trasporto sicuro dei ragazzi dai 14 ai 16 anni. La microcar è l’unico prodotto in grado di soddisfare questa esigenza.
 
In Italia al di fuori dei centri principali, il sistema di trasporto pubblico è praticamente inesistente. Circolano pochi autobus, solo quando l’autista ha voglia di lavorare, ed i treni servono solo le cittadine principali, lasciando vaste aree scoperte da qualsiasi forma di trasporto pubblico. I bambini si affidano ai propri genitori o ai genitori degli amici per portarli in città a fare una passeggiata o per lezioni di sport o per qualsiasi altra cosa. Anche in città i genitori cercano un trasporto più sicuro per i propri figli, soprattutto per le ore più buie del giorno.

Allora quali sono le opzioni disponibili?

I motorini da 50cc sono l’opzione più comune per i ragazzi dai 14 ai 16 anni, con patente AM; passando poi alle versioni da 125cc quando raggiungono l’età di 16 anni. Ma avete mai visto la stragrande maggioranza dei paesi in Italia? Dai 300 ai 1000 m di altitudine, i centri collinari sono difficili da raggiungere con strade tortuose e molto buie di notte. Personalmente non posso permettere che mia figlia rischi la vita solo per raggiungere la scuola al freddo mentre viaggia su un minuscolo motorino rumoroso.

C’è una piccola soluzione ad un grosso problema: LA MICROCAR!

La MINI CAR è un’auto abbastanza piccola, con un peso inferiore a 350 kg e due soli posti, definita “quadriciclo leggero”, che può viaggiare ad una velocità massima di 45 km/h (beh, diciamo che si può spingere facilmente fino a 65km/h, ma solo in discesa!). Circola con targa per ciclomotori su tutte le strade, eccetto autostrade, tangenziali e superstrade ed è consentita nei parcheggi per moto. Il carburante è normalmente diesel, anche se ora sul mercato sono disponibili alcune versioni elettriche, come la Citroen AMI (come mettere tuo figlio in una scatola!). È così economico da guidare, consuma 3,5 litri per 100 km!

La microcar Aixam è di moda e molto cool, soprattutto se guidata dal ragazzo popolare con la radio che suona una canzone TRAP a manetta. Ma io ho optato per una Ligier, il classico catorcio da pensionato, che normalmente ti trovi davanti alla tua macchina mentre sei in ritardo per il lavoro. Non è costata poco, in quanto l’ho pagata 3600€ + altri 1000€ in varie riparazioni necessarie per evitare di trasformarla nell’automobile dei Flintstones. E l’assicurazione? Primo preventivo € 1000 a me, autista con BONUS MALUS di 1° livello. Poi mi hanno quotato più ragionevolmente € 500 all’anno (AHIA) per la RCA e ovviamente l’assistenza stradale.

MICROCAR MICROCAR    MICROCAR

Ma perché la microcar è così tosta, considerando tutte le rotture ed i costi di riparazione?

La MINI CAR può essere il tuo primo veicolo che ti salverà dal camminare per chilometri sotto la pioggia e il vento. È così dolce, trema come una pazza e fa tutto quel rumore, come un gatto che vuole tutte le attenzioni del suo piccolo padrone.

La microcar non è pretenziosa, è una macchina semplice con caratteristiche di base. Ti piace, la guidi, niente cruscotti e cerchioni luccicanti. Lei è lì per portarti, si spera, dove vuoi andare, purché non sia più lontano di 5Km. Tra l’altro l’ho comprata a Torino e ho fatto 150Km per portarla a casa e indovinate cosa? Sono arrivata dopo solo 3 ore!

Ma cosa c’entra la microcar con il Marketing?

La MINI CAR costituisce a mio avviso un buon esempio di gap di mercato. In Italia ci sono circa 2,5 milioni di ragazzi dai 14 ai 18 anni (2021). Circa il 17% di questi, vive in aree extra urbane, quindi circa 450 mila potenziali acquirenti di MINI CAR solo fuori città.

Questi sono clienti prospect forti perché non hanno alternative per muoversi in modo indipendente. Naturalmente, potrebbero esserci fattori finanziari e familiari da considerare, ma, nel complesso, ritengo che questo numero indichi un vero potenziale.

Citroen ha colto questa opportunità introducendo una MINI CAR elettrica, più ecosostenibile delle sue controparti e sicuramente più economica, se acquistata nuova (€ 8000 Ami contro € 15000 Aixam). Citroen ha colto l’opportunità per essere il “first mover” e per entrare nel mercato con un prodotto assolutamente unico, che vi piaccia o meno la forma quadrata. Per quanto mi riguarda, ho optato per l’usato solo perché non avevo 4000€ in più da spendere, altrimenti avrei sicuramente scelto l’Ami, una versione silenziosa e fluida della simpatica microcar!

Non ami anche tu le microcar?

LOVE MICROCAR

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