UN ESEMPIO ECCEZIONALE DI DIGITAL MARKETING

LA STORIA E RIVOLUZIONE DEL KPOP

Negli anni ’90, mentre in Gran Bretagna andavano di moda le boy band, come i Backstreet Boys e i Take That, anche in Corea del Sud cominciava a prendere piede un nuovo trend musicale con il nome di KPOP. Il primo gruppo KPOP furono in realtà le Jeogori Sisters, che debuttarono nel 1939, ma, in questo articolo, ci concentreremo sul mondo del KPOP odierno.

Simile nello stile alla loro versione britannica, i membri dei gruppi coreani sono cantanti/ ballerini di musica dance, con testi inizialmente solo in lingua coreana, ma oggi anche in inglese. L’ondata coreana ha inizialmente conquistato il sud-est asiatico, ma poi, a partire dal 2018, si è spostata in tutto il mondo diventando popolare nel mondo occidentale.

Nel 2020 l’industria KPOP è cresciuta di quasi il 45% ed è diventata il mercato in più rapida crescita dell’anno. L’agenzia di management Big Heat Music rappresenta gruppi come BTS e Blackpink, noti come i leader del fenomeno di questo genere musicale, seguiti da centinaia di altri gruppi simili, per esempio TXT e Twice. Questi ragazzi sono multimilionari, con infinite possibilità di crescere ulteriormente collaborando con artisti di fama internazionale. Da non perdere è Bad intentions dei BTS con Snoop Dog, uscito ad agosto di quest’anno, che ora sta diventando un successo anche in Europa.

KPOP IDOLS

I membri delle band sono diventati “IDOL KPOP”, in qualche modo non solo pop star ma quasi divinità agli occhi dei giovani preadolescenti europei. Forse il perfetto aspetto esotico conferisce loro un fascino particolare; i ragazzini non solo li amano, ma aspirano ad essere come loro. Il fatto che siano irraggiungibili, così lontani in Corea, visitando raramente l’Europa, normalmente a sorpresa in eventi di moda, incoraggia i ragazzi a fantasticare sul loro stile di vita.

Potrebbe essere che le agenzie di management del KPOP stiano preparando un tour europeo unico nel suo genere che un giorno potrebbe aver luogo. I video delle loro prove e momenti di relax stanno contando milioni di visualizzazioni su YouTube, accendendo fantasie e sogni in ragazzine che sperano di vederli il prima possibile.

I ragazzi sono così perfetti che sembrano quasi effeminati e le ragazze hanno un aspetto infantile. Proprio come gli eroi dei manga, dell’ultima tendenza giapponese. I manga hanno origini dai primi anni del 1800, ma solo negli ultimi 10 anni hanno accresciuto la loro popolarità in Europa. È come se un’ondata di arte orientale stesse conquistando il mondo occidentale, attirando la popolazione giovanile tramite il Marketing dei Social media.

Ma chi sono questi idoli?

Dagli anni ’90, le agenzie di management coreane hanno iniziato a fare audizioni a giovanissimi cantanti/ballerini di talento scegliendo solo i migliori da ammettere in una sorta di “FAME academy”. A volte gli artisti vengono selezionati tramite dei talent show, simili al nostro X Factor. Questi ragazzi e ragazze lavorano molto duramente, rinunciando al loro tempo libero per diventare idoli, ma il processo potrebbe non essere così veloce…

L’occasione giusta sorge quando i manager scelgono uno tra gli aspiranti idoli e lo addestrano a diventare la star ha sempre sognato di essere. Una volta dentro, gli idol devono rinunciare anche alla loro vita personale e familiare, trasferendosi in alloggi condivisi con i loro compagni di band e costruendo dei team di lavoro perfetti. Quando queste band KPOP appena formate iniziano finalmente ad esibirsi dal vivo, sono diventate veterane della musica.

Forse un sistema estremo, ma oggi gli idoli sono grati del proprio sacrificio per la conquista del successo in Asia e nel resto del mondo. Non si può negare che questi ragazzi e ragazze sono estremamente talentuosi e la loro musica è ben scritta e professionalmente prodotta, senza nemmeno menzionare i video apocalittici, diretti solo dalle migliori agenzie creative coreane, che conquistano milioni di visualizzazioni non appena vengono pubblicati.

Ma perché queste band sono riuscite a diventare così popolari da conquistare la scena musicale in Europa senza nemmeno averci suonato dal vivo?

Normalmente le band che suonano musica propria si creano un seguito, suonando per anni concerti in piccoli locali poco frequentati, senza compenso. Quando vengono finalmente notati da un manager o da una casa discografica, inizia la loro fortuna. Le boy band degli anni ’90 in realtà sono state create da agenzie di management similmente a quelle coreane, tuttavia la tecnologia negli anni ’90 non era la stessa di oggi. I manager coreani hanno un’arma infallibile: i social media! Foto su Instagram, video pillole su Tik Tok, spesso realizzati da influencer, mini film dietro le quinte su YouTube ed infine veri e propri film di concerti live proiettati al cinema, proprio come se fossero in uno stadio.

Questo è un perfetto esempio di “demand generation”: il materiale esclusivo sui social media viene pubblicato creando aspettativa e desiderio nel pubblico.  Come conseguenza, si ottengono migliaia di vendite di album kpop molto costosi, ricchi di cartoline e poster. Ogni album ha un poster o foto Jolly: fortunato se ti capita! (Prezzi in media dai 40 ai 100 euro per album!). Riuscite a immaginare di acquistare un CD da € 100 dei Take That? Semplicemente non avrebbe funzionato negli anni ’90, perché i social media non esistevano.

Tutti questi fattori ci portano ad un’unica conclusione: il KPOP dovrebbe essere considerato un fenomeno eccezionale di Digital Marketing!

Tutti dovremmo imparare dal KPOP, se aspiriamo a far crescere rapidamente la nostra attività diventando i leader di settore.

Translate »
Chiama ora
× Come posso aiutarti?